tuffati nella Salentiveness

Santa Maria di Leuca – Dove l’Italia finisce, e il Salento si rilassa

C’è un punto in fondo alla Puglia in cui la terra finisce, il sole si tuffa nel mare e Google Maps ti chiede se sei sicuro di voler continuare. Benvenuto a Santa Maria di Leuca, il tacco del tacco, il confine tra l’Adriatico e lo Ionio, il luogo in cui persino i gabbiani si fermano a contemplare.

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🗺️ Una geografia da film fantasy

Leuca è sospesa tra due mari. A sinistra lo Ionio, calmo e profondo come un pensatore greco. A destra l’Adriatico, più mosso e teatrale, come una nonna salentina quando sente “carbonara con panna”.
Al centro, tu. Con la sabbia tra le dita e un pasticciotto in mano.

🌊 Il mare che non conosce difetti

Qui l’acqua è più trasparente di una promessa da innamorati estivi. Le scogliere a picco, le grotte marine (come quella del Diavolo o del Drago), i fondali mozzafiato fanno di Leuca un paradiso per chi ha il boccaglio… e anche per chi ha solo gli occhi.

🏛️ Il Santuario e il Faro: i veri influencer della zona

Salendo verso il promontorio, ecco i due VIP locali:

  • Il Santuario di Santa Maria de Finibus Terrae, costruito dove finiva il mondo (e cominciavano le leggende).

  • Il Faro, bianco e imponente, secondo solo a quello di Genova per altezza, ma primo per fascino con vista mare.

Dalla piazza puoi osservare il punto esatto in cui i due mari si baciano. Alcuni dicono che si veda, altri che si senta. I più poetici… fingono.

⛲ Una scalinata che sfida anche i pigri

Accanto al santuario c’è la scalinata monumentale con 284 gradini (li abbiamo contati, sì). Scende giù fino al porto, affiancata da una cascata che parte dall’Acquedotto Pugliese.
Spoiler: funziona solo in occasioni speciali, tipo matrimoni, feste patronali, e quando qualcuno riesce a parcheggiare al primo colpo in alta stagione.

Santa Maria di Leuca è un posto che non pretende nulla ma offre tutto: mare, storia, fede, grotte, panorama e quell’aria sottile che ti dice «sei arrivato».
Poi vedi il faro, e capisci che forse, un po’ ti sei perso. Ma nel posto giusto.