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Sciamu all'ursu! – Torre dell'Orso, dove il mare abbraccia la leggenda

Ah, Torre dell’Orso. Basta pronunciare questo nome per evocare subito un misto di crema solare, pizzica improvvisata e una quantità non regolamentata di granite al limone. Per i salentini è semplicemente: “Sciamu all’ursu?” – un’espressione che non è una domanda, ma una dichiarazione d’intenti. Perché quando il sole picchia e l’anima chiede ristoro, c’è un solo posto dove andare: l’Orso.

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Due scogli e un mistero

Simbolo indiscusso di Torre dell’Orso sono le Due Sorelle, due faraglioni che si stagliano nel mare azzurro come sentinelle di pietra. La leggenda vuole che fossero due sorelle annegate in mare, poi pietrificate dagli dei per l’eternità. Romanticismo? Forse. Marketing naturale? Sicuro. Ma chi siamo noi per rovinare una bella storia con la verità?

Sabbia bianca, mare caraibico e folla democratica

La spiaggia è un concentrato di paradiso e umanità. Si va dal nonno col cappello di paglia al giovane influencer in cerca dello scatto perfetto con lo sfondo dei faraglioni. E in mezzo, famiglie armate di ghiacciaie, ombrelloni, friselle e bambini che urlano “mamma guardami!” 12 volte al minuto.

Il mare? Cristallino da far invidia a certe Maldive (quelle economiche, ma sempre Maldive). I fondali digradano dolcemente, ma attenzione: non fidatevi del mare calmo. All’Orso, il mare è bello… ma anche birbantello.

Torre e orsi: un titolo ingannevole?

La torre c’è ancora, o quel che ne resta. È una delle tante torri costiere fatte costruire nel ‘500 per avvistare i pirati. Dell’orso, invece, nessuna traccia. Né reale né scolpito. Ma si sa, nel Salento i nomi vanno presi con filosofia.

Cosa mangiare?

Pasticciotto per colazione, rustico per merenda, e magari una “puccia” dopo il bagno. Ma attenzione: non nuotate subito dopo aver mangiato, a meno che non vogliate vedere le Due Sorelle da una prospettiva mistic

Parola d’ordine: sciamu all’ursu!
Che in salentino significa molto più di “andiamo al mare”: è un invito a godersi il Salento in tutta la sua potenza solare, tra leggende, sabbia e tanto, tantissimo amore per la vita.